Questo progetto è inserito in un più ampio territorio d'azione, in cui ogni azione ed ogni energia è finalizzata alla scoperta e ricordo di un territorio il Borneo) in gravi difficoltà.
Dapprima sono partita da una lunga, lunga, lunga fase di ricerca proprio riguardante il Borneo, un paesaggio in via di estinzione che, si prevede, tra qualche centinaio di anni non esisterà più.
Questa ricerca è servita da 'base' cognitiva per la progettazione di un'installazione da collocare nel luogo stesso al fine di ricordarne l'esistenza, allorchè di esso non rimarrà neppure un metro quadrato.
Ecco, così, nascere una sorta di foresta ossessiva fatta di specchi, che riflette la luce, la distruzione e il volto dell'uomo predatore che ha raso al suolo ogni cosa.
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